L’acquisizione forense pagine web è l’operazione con la quale è possibile raccogliere in maniera adeguata da un punto di vista tecnico e giuridico i dati presenti sul web al fine di essere utilizzati come prova in un processo.

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A differenza dei file memorizzati su un supporto informatico fisicamente nella disponibilità di una parte, le pagine web sono memorizzate su sistemi informatici di terzi, talvolta anche all’estero, in cloud e/o in luoghi non meglio identificabili, che non permettono l’adozione delle classiche modalità di acquisizione forense di dati informatici.

Inoltre, le pagine web possono cambiare in maniera piuttosto rapida, con la conseguenza che una pagina web può cambiare radicalmente aspetto nell’arco di qualche secondo (si pensi ad esempio alla bacheca di Facebook).

Per questo motivo il dato presente in Internet va raccolto con modalità operative diverse dall’acquisizione forense di hard disk, dovendo ricorrere a protocolli estremamente diversi.

Errate modalità di acquisizione forense di pagine web

All’interno dei fascicoli, siano essi penali o civili, non è affatto infrequente trovare rappresentazioni grafiche di pagine web che le parti intendono utilizzare come prove. Tali rappresentazioni hanno limiti soltanto nella fantasia delle parti e/o dei difensori e se ne citano le principali:

  • stampa della pagina web su carta
  • stampa della pagina web e del relativo codice sorgente su carta
  • salvataggio della pagina web in formato digitale all’interno di un supporto informatico (tipicamente CD o DVD)
  • e la chicca… certificazione da parte del notaio

Quali sono i limiti dei casi presentati?

In tutti i casi, chi produce la pagina web si propone solo di rappresentare ciò che ha visivamente colto e che rappresenta motivo di produzione di quella pagina web.

Per citare alcuni casi: l’uso illecito di un marchio, una diffamazione da parte di un utente Facebook, la riproduzione di un testo…

In nessun caso ci si preoccupa di documentare il reale autore delle condotte che si intende dimostrare.

E le modalità descritte non consentono di dimostrare adeguatamente da dove arrivino i dati di interesse.

Corrette modalità di acquisizione forense pagine web

All’interno di BIT4LAW sono stati sviluppati dei protocolli estremamente dettagliati che consentono l’acquisizione forense pagine web in maniera completa, autentica e integra.

Tali protocolli prevedono che la stampa della pagina web su carta sia solo la modalità con cui agevolare il lavoro di consultazione e rappresentazione, ma lunghi dall’essere la vera acquisizione forense pagine web!

Per considerare completa l’acquisizione occorre documentare dettagliatamente come quei dati – che non sono presenti nativamente sul sistema informatico da cui vengono prelevati – sono generati, documentando la richiesta e la ricezione di ogni pacchetto del traffico di rete, all’interno del quale l’informazione più importante è l’indirizzo IP mittente, che consente di attribuire la paternità di quei contenuti al reale autore.

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Ciò che in molti ignorano è che non necessariamente la presenza di un contenuto (ad esempio, un’immagine) su un sito (ad esempio, www.bit4law.com), ma può capitare che quel dato provenga da un sito terzo. E tutte le modalità di rappresentazione delle pagine web illustrate in precedenza certamente non aiutano a chiarire questi aspetti, bensì portano fuori strada.

Esistono poi altri aspetti rilevanti che possono essere risolti solo mediante l’acquisizione forense di pagine web nelle corrette modalità. A tal proposito, si rimanda al riferimento bibliografico “La pagina web come prova digitale nel processo civile“, di Vincenzo Colarocco e Michele Ferrazzano, in “Questione di informatica forense” edito da Aracne.