La consulenza informatica forense e la circolare 1/2018 della Guardia di Finanza
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22 Gennaio 2018Perizia informatica forense e processo tributario
In che modo la perizia informatica forense può entrare nel processo tributario? Può essere utile un consulente tecnico di parte nel processo tributario? Nell’ambito di un processo non è solo il diritto ad essere protagonista: ogni mezzo che aiuti a ricostruire i fatti o gli eventi concorre a quella che sarà la sentenza finale. Nelle aule di Tribunale ci si occupa di ricostruire il fatto, di comprendere in che modo sia potuto accadere un determinato evento.
Questo avviene attraverso degli strumenti tecnici che stanno:
- al di fuori dell’area del diritto, che è quella conosciuta dal Giudice (iura novit curia)
- al di fuori della scienza comune, che è quello che il Giudice può conoscere e porre alla base della sua decisione, senza bisogno di dimostrarlo (le cosiddette massime di esperienza e fatti notori)
Indice degli argomenti
La perizia informatica come strumento tecnico
Uno degli strumenti tecnici utilizzati per ricostruire i fatti e comprendere ciò che è accaduto, utilizzando come elemento di base il dato informatico, è la perizia informatica.
La perizia informatica si articola in varie fasi: ricerca del dato informatico di interesse, acquisizione forense, analisi tecnica dei dati digitali e redazione di una relazione tecnica.
L’incarico di perizia informatica viene conferito a un consulente tecnico di informatica forense esperto in materia. Tale professionista è riconosciuto e qualificato anche grazie al suo curriculum, la sua formazione, le esperienze, i contributi offerti alla comunità scientifica.
L’analisi forense si pone l’obiettivo di recuperare informazioni dai dati digitali al fine di convalidare una valutazione e/o contestare un risultato proposto da un perito informatico di un’altra parte.
La perizia informatica consta solitamente di due parti:
- l’attività tecnica di laboratorio, che prevede le fasi di individuazione, acquisizione forense e analisi forense;
- la redazione della relazione tecnica di informatica forense.
Il ruolo della perizia informatica forense all’interno del processo tributario
La perizia informatica di parte può ricoprire un ruolo di notevole importanza anche all’interno del processo tributario.
La Giurisprudenza, anche di merito, si è già espressa in tal senso come ad esempio la sentenza della Corte di Cassazione n. 2193/2015 del 6 febbraio 2015 nella quale è affermato il seguente principio:
Nel processo tributario, nel quale esiste un maggiore spazio per le prove cosiddette atipiche, anche la perizia di parte può costituire fonte di convincimento del giudice, che può elevarla a fondamento della decisione a condizione che spieghi le ragioni per le quali la ritenga corretta e convincente.
Considerato che il dato informatico è ormai pervasivo e qualunque documento è archiviato in formato digitale (e in modo particolare la documentazione contabile e le comunicazioni), la perizia informatica diventa di fatto indispensabile all’interno di un processo tributario.
Gli accertamenti informatici dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza
Si pensi all’attività di ricerca della prova posta in essere dagli accertatori dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza (a tal proposito si segnala l’articolo sulla circolare 1/2018 della Guardia di Finanza sulle procedure da seguire nei casi in cui si debba operare su dati informatici) che si traduce nell’acquisizione di documentazione principalmente di natura informatica. Tali dati digitali sono presenti all’interno dei dispositivi in uso dai soggetti sottoposti ad accertamento fiscale. La perizia informatica viene quindi in supporto sia di chi deve svolgere le operazioni sia di chi deve verificare la correttezza e quindi l’attendibilità e l’integrità dei dati raccolti.
Come si può accertare che tale attività sia stata posta in essere seguendo le specifiche procedure e adottando gli standard di natura tecnica e le norme giuridiche atte ad evitare di alterare i dati?
La perizia informatica si pone proprio l’obiettivo di:
- accertare l’attendibilità dei dati acquisiti, attività che consiste nel verificare l’adozione di corrette modalità di trattamento del reperto informatico, ovvero gli aspetti tecnici che caratterizzano l’acquisizione e l’analisi di un dispositivo di memorizzazione di dati digitali contenente dati di potenziale interesse rispetto all’indagine;
- ricostruire il fatto, analizzando i dati individuati ed acquisiti, garantendo un approccio corretto ai dati informatici al fine di renderli utilizzabili in sede processuale;
- fornire valutazioni, interpretando i dati evidenziati in fase di analisi per sostenere la propria tesi;
- redigere una relazione tecnica di informatica forense, al fine di documentare le attività poste in essere, i riscontri emersi e il significato di tali riscontri.
Chi posso contattare per una perizia informatica forense?
Nella scelta di un perito informatico è bene tenere presente che il fine di una perizia è l’utilizzo in Tribunale.
Per tale ragione, e come in ogni scienza forense, è opportuno rivolgersi a professionisti abituati a operare all’interno di Tribunali e non a persone che si occupano di informatica in generale. Nel caso della perizia informatica la persona ideale è il consulente tecnico di informatica forense, un professionista esperto della materia informatica in ambito giudiziario che conosca sia gli aspetti tecniche che giuridici e strategici e sia abituato a interloquire con avvocati e giudici.
L’ideale è contattare sin da subito non solo un avvocato ma anche un perito informatico in quanto un approccio scorretto al dato informatico nei primi momenti comporta la perdita di dati rilevanti e/o l’inutilizzabilità degli stessi in sede processuale.
Nel corso degli anni sono infatti stati emanati diversi regolamenti di natura tecnica (in particolare lo standard ISO/IEC 27037:2012), nonché norme giuridiche che richiedono di intervenire seguendo specifiche metodologie che consentono di evitare l’alterazione dei dati: tra esse si segnala in particolare la Legge 48/2008 di ratifica della Convenzione sul Cybercrime di Budapest sulla criminalità informatica.
BIT4LAW è una società specializzata nel settore delle perizie informatiche forensi. Se hai bisogno di una consulenza tecnica di parte nel processo tributario e quindi di esperto per una perizia informatica contatta i nostri consulenti di informatica forense allo 051.0562070 oppure compila il seguente form.