Il consulente tecnico di parte è la figura che assiste la parte nel procedimento penale o civile quando sono presenti prove o accertamenti tecnici che richiedono specifiche competenze tecniche o scientifiche.
Durante l’esecuzione di accertamenti tecnici intervengono i seguenti consulenti tecnici:
Ogni parte coinvolta in un processo ha la possibilità di nominare un proprio consulente tecnico di parte, anche nei casi in cui non è disposta perizia o consulenza tecnica d’ufficio.
Nell’ambito dell’incarico conferitogli, il consulente tecnico di parte ha diritto a:
Poichè rappresenta la parte, la scelta del CTP deve ricadere su una figura competente e di estrema fiducia.
Indice degli argomenti
Il consulente tecnico di parte è una figura specializzata in una materia che esercita solitamente come libero professionista. Non esiste alcun tipo di requisito richiesto dalla legge, per cui è possibile nominare propri consulenti tecnici persone che non sono iscritti ad albi e finanche persone che non abbiano neppure conseguito il diploma. Naturalmente la qualità e lo spessore scientifico del consulente tecnico di parte nominato sarà poi valutato sia dal CTU (o dal Perito) che dal Giudice, pertanto è estremamente raro incontrare consulenti tecnici di parte che non siano in possesso almeno di una laurea.
La consulenza tecnica di parte, abbreviata in CTP, è un tipo di consulenza che viene richiesta a un professionista nell’interesse della propria parte.
Il consulente tecnico di parte sarà nominato a seconda dell’ambito di specializzazione: medicina legale, chimica forense, informatica forense, video analisi forense, tossicologia forense sono alcuni esempi di scienze forensi.
La nomina del consulente tecnico di parte non è obbligatoria, ma caldamente consigliata: infatti il ruolo del consulente tecnico di parte è cruciale in casi di consulenze tecniche d’ufficio o perizie perchè può contribuire nella valutazione delle operazioni svolte dal CTU o dal perito.
La consulenza tecnica di parte si propone di difendere in sede tecnica il proprio assistito secondo la linea difensiva tracciata di comune accordo con l’avvocato e, parallelamente, rappresenta l’interlocutore tecnico al quale l’avvocato si rivolge per la valutazione degli elementi tecnici e la scelta della strategia difensiva. Ne consegue che il consulente tecnico di parte non è solo un esperto del suo settore, ma un esperto con forti competenze di natura giuridica.
Ad esempio, il consulente tecnico di parte in informatica forense non è semplicemente un informatico, ma un professionista specializzato in informatica con forti competenze in materia giuridica: ne consegue che il CTP informatico dovrebbe essere un laureato in informatica con specializzazioni in giurisprudenza (ad esempio master o dottorato di ricerca).
Se il CTP deve tutelare l’interesse del proprio assistito, il ruolo del CTU è quello di rispondere in maniera oggettiva al quesito posto dal Giudice.
Pertanto il CTU interpellerà e ascolterà tutte le osservazioni dei CTP ma in caso di divergenze sarà lui a scegliere la strada da seguire e offrire le proprie valutazioni al Giudice.
Se da una parte questo può lasciar pensare che il ruolo del CTP sia quindi inutile, in realtà nell’ambito di una CTU è molto importante l’ascendente del CTP sull’ausiliario del Giudice: infatti può accedere che offrendo al consulente tecnico d’ufficio delle spiegazioni convincenti questi possa prendere seriamente in considerazioni gli argomenti proposti da una parte.
In altri termini, il consulente tecnico di parte deve garantire che le operazioni svolte dal CTU siano corrette e le valutazioni rispondenti al vero o comunque nell’interesse del proprio cliente al fine di tutelare al massimo gli interessi del proprio assistito. Mentre il CTU supporta tecnicamente e scientificamente il Giudice, il consulente tecnico di parte si limita a controllarne l’operato. Alla fine, sarà l’operato del consulente tecnico d’ufficio a essere considerato affidabile, per cui è compito del CTP far risultare nella relazione tecnica del CTU il maggior numero di osservazioni a proprio favore.
Quanto indicato come rapporto tra CTU e CTP in sede civile è trasportabile anche in sede penale per quanto concerne il rapporto tra perito e consulente tecnico della parte.
Anche in questo caso infatti il ruolo del consulente tecnico di parte è fondamentale perchè ha il compito di guadagnarsi la fiducia e la stima del perito per giungere a un risultato che sia favorevole per il proprio assistito.
A differenza del civile, nel penale infatti potrebbe bastare anche solo il dubbio per giungere all’assoluzione: questo è particolarmente vero nel caso di perizia di informatica forense dove molto spesso le acquisizioni di dati informatici non avvengono secondo le regole previste dagli standard internazionali (in particolare, lo standard ISO 27037) e nel rispetto delle norme del codice di procedura penale, con la conseguenza che i dati informatici risultano molto spesso inaffidabili e quindi non consentono di giungere a un risultato certo. Ecco il dubbio che può essere importante far emergere e convincere il perito a sposare questa tesi.
Inoltre, a differenza del perito, il consulente tecnico di parte
Il consulente tecnico di parte di informatica forense è una figura esperta di informatica in possesso delle seguenti competenze tecniche:
Oltre alle competenze tecniche, il CTP informatico deve essere a conoscenza delle principali norme di diritto civile e penale quali ad esempio:
Se hai bisogno di un CTP informatico forense contattaci